Elettroterapia
Magnetoterapia, Ionoforesi, T.E.N.S.
Magnetoterapia
Cos’è
La magnetoterapia è una forma di terapia fisica che utilizza onde elettromagnetiche a bassissima frequenza e intensità, tali da non provocare un aumento di calore corporeo. I campi magnetici pulsati (CEMP) utilizzati in fisioterapia possono riprodurre artificialmente stimoli biologici molto simili a quelli naturali e sono in grado di compensare, all’occorrenza, la carenza degli stessi.
Cosa fa
Le onde elettromagnetiche generate dalla macchina interagiscono con i tessuti profondi dell’appartato muscolo-scheletrico in quanto hanno caratteristiche “risonanti” con le frequenze proprie di queste strutture biologiche, andandone a modificare il metabolismo.
In cosa può esserti utile
La magnetoterapia può essere considerata una terapia di supporto per le seguenti patologie: ritardo di consolidazione e pseudoartrosi delle fratture ossee, patologie cartilaginee, osteoporosi e algodistrofia.
Ionoforesi
Cos’è
La ionoforesi è una elettroterapia che prevede la somministrazione di farmaci FANS (farmaci anti-infiammatori non steroidei) attraverso la pelle. Sostanzialmente si potrebbe definire un’iniezione “senza ago”. I vantaggi della somministrazione di farmaci con questa modalità sono: evitare la somministrazione per via sistemica, applicare il farmaco direttamente nella sede corporea interessata dalla patologia, permettere l’introduzione del solo principio attivo senza veicolanti, iperpolarizzare le terminazioni nervose.
Cosa fa
Questa tecnica utilizza un segnale elettrico continuo e polarizzato sfruttando il principio dell’elettrolisi indotta dalla corrente galvanica allo scopo di introdurre farmaci in forma ionizzata nel corpo umano.
In cosa può esserti utile
Viene consigliata in presenza di stati infiammatori associati a dolore in fase acuta e cronica, specie per patologie relativamente superficiali.
T.E.N.S.
Cos’è
T.E.N.S. è l’acronimo di Stimolazione Elettrica Nervosa Transcutanea ed è la forma più famosa e diffusa tra le elettroterapie. Nata sul finire degli anni ’70, ha rappresentato un notevole salto qualitativo nel campo della terapia antalgica.
Cosa fa
La stimolazione è in grado di eccitare selettivamente le fibre nervose di grosso calibro di tipo A. Alla base di questa terapia antalgica vi è la teoria del Gate Control, elaborata da Melzack e Wall negli anni ’60, secondo la quale le fibre nervose di grosso calibro sovrastano le fibre nervose del dolore di piccolo calibro, inibendo la percezione dolorifica.
In cosa può esserti utile
Questa terapia viene utilizzata sostanzialmente con lo scopo di ridurre il dolore nel breve termine in svariati disturbi articolari e/o miofasciali.